Herbert Hoffmann classe 1919 Germania e Maurizio Fiorini classe 1929 Italia, due
uomini che hanno fatto la storia in Italia, in Europa e nel mondo, due figure
che rappresentano il vero senso del tatuaggio, non quello delle mode o del
tatuarsi per rendersi più belli, quel senso che rese questi uomini diversi
perché lontani da tutto ciò che era definito normale. Loro erano l’anormalità,
ma hanno portato fino ad oggi insegnamenti, racconti e lezioni di vita!
Entrambi attratti da questo mondo fuori dagli schemi sin da piccoli, entrambi
puri e provenienti da vite semplici, entrambi maestri di un’arte che non
tramonterà mai. Giorni fa ho avuto il
piacere di scambiare due chiacchere con il grande Maestro Maurizio Fiorini, le
sue parole sono insegnamenti, i suoi racconti sono pezzi di vita vissuta e
proprio a proposito di Hoffmann mi raccontò:
“i miei ricordi del
mio maestro sono bellissimi. Voglio raccontarti un piccolo fatto perché ti
possa fare un’idea di questo personaggio. Un giorno ero anche io ad Amburgo e
si ricevette una lettera che diceva questo: sono un ragazzo di venticinque anni, non posso
camminare e non camminerò più, il mio sogno è di fare un tatuaggio ma sono
molto lontano e non ho soldi. Alle 17 del pomeriggio si era tutti e due in
treno, si attraversò mezza Germania e a questo ragazzo Hoffmann gli fece su una
gamba un veliero magnifico e io sull’altra gamba come buon augurio gli feci un
pegaso. Quando si venne via Hoffmann gli regalò anche dei soldi… quindi renditi
conto di chi era Hoffmann!”
Nessun commento:
Posta un commento